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[Clickalps Magazine] Pesca delle acciughe, una notte sul peschereccio Sirio

Il fotografo Clickalps Leone Christian ci porta su un peschereccio per un’intera nottata di persca

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Appuntamento alle 19.30 con il mio contatto, un amico pescivendolo che si è offerto di accompagnarmi da alcuni pescatori presso cui si rifornisce. Ci dirigiamo verso il Porticciolo di Genova Prà dove ci aspetta il Peschereccio Sirio, un’imbarcazione di 22 metri con 12 uomini di equipaggio dediti alla pesca delle acciughe.

La vita a bordo inizia molto prima della partenza: nel tardo pomeriggio il cuoco prepara la cena mentre gli altri caricano l’occorrente per il lavoro della nottata.

Arrivo con un vassoio di pasticcini per ringraziare dell’ospitalità, ma mi accorgo subito che non basteranno…puntare sulla simpatia!!

Dopo le presentazioni saliamo a bordo ed inizio subito a studiare il posto nuovo. Inizio a cercare possibili postazioni da sfruttare durante la notte e osservo i preparativi; mi incuriosiscono alcuni pescatori che stanno maneggiando enormi lampadine.

 

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Mi spiegano che quelle sono le famose Lampare, uno degli strumenti più importanti per la pesca delle acciughe : si tratta di lampade composte da 12 lampadine da 500 w l’una, alimentate dal motore di un camion che sviluppa 30 kw, e montate su due barchette.

 

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La loro funzione è quella di attirare in superficie le acciughe che poi verranno prese nella rete tesa da una terza barca, la stazza.

Finiti i preparativi è ora di cena. In coperta ci aspetta, come nella migliore tradizione ligure, un bel piatto di pasta al pesto e uno di trippe di stoccafisso (che assaggio solo per discolparmi dall’aver portato pochi pasticcini).

Si sta facendo buio ed è ora di partire. Il tempo di scattare qualche foto al Terminal di Voltri e prendiamo il largo, direzione Savona.

Il comandante è esperto e con l’ecoscandaglio sa dove cercare, ma non sempre va bene al primo tentativo: le lampare vengono calate in acqua due volte, fanno un giro d’ispezione ma niente pesci. Il tempo passa ma gli uomini non sembrano preoccupati, sanno che è così che funziona, a volte si torna carichi a volte no, è il mare che decide.

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